Montiamo in sella con Margherita Hack per ripercorrere con un'ironia garbata tutta toscana la sua vita al ritmo di dolci o sfrenate pedalate. La celebre astrofisica ci racconta come è passata dal triciclo alla bici da corsa. In mezzo ci sono le salite fiorentine; l'università; il secondo conflitto mondiale e il rifiuto di aderire al fascismo; l'amore per Aldo che, prima di diventare suo marito, fu grande amico d'infanzia e di giochi al Bobolino; la passione per il ciclismo e l'atletica; la carriera; l'affetto per gli animali; i viaggi all'estero; Trieste e le gite a due ruote a respirare libera nella natura, o le piacevoli nuotate a Barcola... Negli ultimi capitoli, quasi una pedalata civile, ci descrive il suo impegno culturale e politico, l'attenzione verso l'ambiente e le sue considerazioni sul dibattito dell'energia nucleare. Infine ci confida la vita nella sua "quarta giovinezza" lontana dalla bicicletta, ormai "appesa al chiodo", ma ancora ricca di sogni e di ideali. Prefazione di Patrizio Roversi.
20111219ContentItem-229ccfcc-d5a9-47f4-8a3c-6178d7a4d19eContentSet-364d8c0a-cf8a-4697-89d9-6d4827789643PublishingBlock-ae8424da-2bbd-4257-8fe9-9468925fa1dbPage-325ca4d6-7114-4990-9f6c-d11884397a94articolo/dl/img/2013/07/75x561373561903150lIBRI_425_X_300_vita_bicicletta_margherita_hack.jpgLa mia vita in bicicletta19/12/2011
[an error occurred while processing this directive]