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Saggistica italiana

Recensione - Le novità editoriali

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di Autori vari


Nel corso del tempo l’intrigante, e nel campo dell’arte assai ricorrente, figura dell’outsider, o se preferite dell’irregolare, ha fatto capolino pure nel nostro paese. Ne sono testimonianza alcuni libri usciti recentemente. Il primo che segnaliamo lo ha pubblicato Minimum Fax sotto l’egida di Emiliano Morreale, e raccoglie alcune delle più belle interviste rilasciate da Carmelo Bene (“Carmelo Bene. Contro il cinema”). Il contenuto delle conversazioni, intrattenute con giornalisti importanti come Oreste Del Buono e Adriano Aprà, rimanda soprattutto al cinema, in riferimento ai cinque lungometraggi realizzati dal grande attore tra il 1968 e il 1973. E’ un libro coinvolgente perché non solo riporta la personalità dell’artista, attraverso le definizioni fulminanti e i paradossi tipici del personaggio; ma anche perché trasmette il clima di un periodo culturale lontano dal nostro per tanti motivi e di cui, senza volere vivere nel passato, abbiamo nostalgia.


Un altro testimone di quell’epoca è stato il fotografo Ugo Mulas, uno di quelli che ha traghettato la fotografia nell’ambito dell’arte. Il raffinato editore Bruno Mondadori lo celebra con un bel saggio a firma di Elio Grazioli. Non esisteva una sua biografia vera e propria, e questo la dice lunga sulla relativa popolarità di questa disciplina qui da noi. Valgono le stesse considerazioni spese per il libro su Carmelo Bene, perché accennare alla vicenda di Mulas significa ricordare la scena artistica italiana degli anni Sessanta e Settanta; e Grazioli, autore in passato di altre pregevoli pubblicazioni tra cui una molto bella su Piero Manzoni, è bravo a descrivere quel clima e i suoi protagonisti.


Due che quegli anni li hanno vissuti sono il critico letterario Goffredo Fofi, tra le coscienze più acute e battagliere della nostra società, e Fabio Sargentini, uno dei più noti galleristi italiani. Fofi pubblica per Donzelli “Zone grigie”, raccogliendo in un volumetto alcuni saggi lucidissimi sulla condizione in cui versa il nostro paese; manifestando il proprio dissenso ma indicando anche possibili vie d’uscita. Invece Sargentini nel raffinato “Perle coltivate”, stampato da l’editore L’obliquo, mette insieme i ricordi di una vita spesa per amore dell’arte e degli artisti. Un gioiello.
Infine se si può essere outsiders in ambito accademico, lo dimostra Franco Farinelli che per Einaudi ha realizzato “La crisi della ragione cartografica”; che batte la strada opposta rispetto a quella dei fanatici della globalizzazione, mostrandone le contraddizioni e avvertendoci dei pericoli derivati dal non rispetto verso la terra. Che è innanzitutto, ci ricorda lo studioso, un globo e non una mappa.


A cura di Vittorio Castelnuovo

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