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Noi che ci svegliamo troppo presto

di Elasti

Noi, che ci svegliamo troppo presto la mattina, restiamo confusi e stropicciati tutto il giorno, anche se siamo i primi a vestirci, a guardare fuori dalla finestra e a controllare che il mondo sia ancora in ordine.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, abbiamo già letto i giornali, già bevuto il caffè e sappiamo che tempo fa, quando tutti gli altri non sanno ancora neppure come si chiamano.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, ci illudiamo di avere tutto sotto controllo e, quando gli altri arrivano e mettono in disordine, ci rimaniamo malissimo.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, ci sentiamo dei privilegiati perché calpestiamo strade immacolate e attraversiamo silenzi candidi, messi lì soltanto per noi, come un regalo.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, abbiamo il maglione verde, i pantaloni rossi, le calze gialle e le scarpe viole perché provate voi a vestirvi a quell’ora.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, quando ci raccontano che, secondo uno studio americano, la privazione di sonno ha conseguenze gravissime sul nostro organismo, vorremmo rispondere: «Grazie tante» e proseguire con delle parolacce volgarissime, per sfogarci un po’. Ma non lo facciamo perché noi, che ci svegliamo troppo presto, siamo signori, in fondo.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, come dice lo studio americano, perdiamo i pezzi, le parole, la memoria. Ma abbiamo alibi di ferro quando ci scordiamo chi siamo, dove andiamo, perché lo facciamo.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, ci riconosciamo dalla voce roca, lo sguardo allucinato e l’incedere barcollante e, quando ci incrociamo, ci sorridiamo sempre, solidali e complici, perché, a quell’ora, noi, membri del club, siamo tutti amici.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, abbiamo la sveglia incorporata, anche in vacanza, e regaleremmo il nostro regno, nani da giardino inclusi, per un sonno ininterrotto, fino alle 11 del mattino.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, abbiamo un delirio di onnipotenza e di indispensabilità e siamo intimamente convinti che, in nostra assenza, il sole non sorgerebbe.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, la sera non usciamo mai perché ci viene sonno subito e, per questo, siamo un po’ invidiosi.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, siamo eroi e zombie, Fantozzi e Superman, buio e luce, sonno incoercibile e dipendenza da caffeina, spavalderia e devastazione, senso del dovere e imprecazioni.
Noi, che ci svegliamo troppo presto, a volte siamo irritabili, storditi e abbiamo mal di stomaco. Ma alziamo le vostre tapparelle, accogliamo festosi il vostro arrivo e vi diciamo buongiorno, sorridendo, come chi la sa lunga. E, per questo e molto altro, dovete volerci bene.
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