Fuori orario

Dal 26 giugno al 2 luglio 2016

In onda dal 26 giugno al 2 luglio 2016

 

Domenica 26 giugno 2016  RAI3    dalle 1.30 alle 06.00 (270’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

1957/1965: CINEBOOM

 

a cura di Paolo Luciani

 

con i film

 

OMICRON

(Italia 1963 B/N) durata 82’09”

regia Ugo Gregoretti

soggetto e sceneggiatura U.Gregoretti; fotografia Carlo Di Palma; montaggio Nino Baragli; musica Piero Umiliani; scenografia e arredamento Carlo Gentili; assistente alle regia Nicola Garrone; produzione Franco Cristaldi per Vides Cinematografica, Ultra Film, Lux Film.

con Renato Salvatori, Rosemarie Dexter, Gaetano Quartararo, Mara Carisi, Ida Serasini, Calisto Calisti, Dante Di Pino 

Presentato al XXIV Festival di Venezia (1963); premiato al IX Festival del film umoristico di

Bordighera (1964) quale miglior film

 

 

LE PIU’ BELLE TRUFFE DEL MONDO

(It/Ol/Fr/Giap 1963 B/N) durata 106’05”

 

episodio olandese “La collana di diamanti”

regia Roman Polanski

soggetto e sceneggiatura R. Polanski, Gerard Barch; fotografia Jerzy Lipman; montaggio Rite Van Royen; musica Krzystof T. Komeda.

con Nicole Karen, Jean Tuelings, Arnold Gelderman. 

Truffa di una favolosa collana che riesce in modo perfetto in virtù dell’eleganza e dell’intelligenza di una ladra di classe, che si presenta ad un noto psichiatra come moglie di un famoso gioielliere.

 

episodio francese “L’uomo che vendette la torre Eiffel”

regia Claude Chabrol;

sceneggiatura C. Chabrol, Paul Gegauff; fotografia Jean Rabier; montaggio Jacques Gaillard; musica Pierre Jansen

con Francis Blanche, Jean Pierre cassel, Catherine Denevue, Sacha Briquet

 

Un furbo commerciante di terraglie incontra uno più furbo di lui, che riesce a vendergli la torre

Eiffel a peso di ferro.

 

episodio giapponese “La dentiera”

regia Hiromichio Horikawa;

fotografia Asakazu Nakai; musica Keitaro Miho

con Mie Hama, Ken Mitsuda, Yatsuko Tanami

 

Una servetta, dopo avere fatto morire per troppo amore un suo ammiratore per impadronirsi

della sua dentiera di platino, scopre poi che questa non vale niente.

 

 

 

episodio italiano “Il foglio di via”

regia Ugo Gregoretti;

fotografia Ajace Parolin; montaggio Maurizio Lucidi; musica Piero Umiliani

con Gabriella Giogelli, Beppe Mannaiuolo, Guido Giuseppone, Giovanni Tarallo, Ugo Gregoretti

 

Una prostituta allontanata da Napoli con un foglio di via e rientrata in città furtivamente, con l’aiuto del suo protettore, sposa un vecchietto dell’ospizio per mettersi a posto di fronte alla legge. Ma questo, nonostante le apparenze, non ha ancora raggiunto la pace dei sensi, , non ci sta a fare solo da prestanome, pretende i suoi diritti coniugali e finisce con il denunciare il falso matrimonio.

 

 

 

Lunedi 27 giugno 2016  Rai  3     dalle 01.15 alle 03.00

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

ANCORA PER CIRO…

con i film

INTORNO ALLE ULTIME cose                                                                         22’

(Italia  2007  colore)

di Francesca Catarci; montaggio Johnny Rosselli; produttore esecutivo Barbara Marian 

 

In “Storia della Morte in Occidente” Philippe Ariès  sostiene che il tabù della morte ha sostituito , nella nostra società industrializzata, il tabù del sesso: “Una volta si raccontava ai bambini che nascevano sotto un cavolo, però essi assistevano alla grande scena degli addii  al capezzale del moribondo. Oggi sono iniziati fin dalla più tenera età alla fisiologia dell’amore, ma quando non vedono più il nonno e se ne stupiscono, gli si dice che riposa in un bel giardino in mezzo ai fiori”.

A cicli sempre più ravvicinati si ha però l’impressione che  stia affiorando una nuova coscienza, una nuova cultura della morte che  rompe il silenzio e il tabù  imponendosi all’attenzione dei media.

Il programma presenta le testimonianze di uomini e donne che hanno scelto, -non certo senza rabbia, dolore o  disperazione, ma anche con dolcezza e serenità – di affrontare la morte come un 'ultima, straordinaria e irripetibile occasione per vivere fino in fondo, e nel miglior modo possibile, quel che ancora resta da vivere.

Si racconta come ci si prepara alle ultime cose, dalla cura dei piccoli dettagli materiali (in realtà potenti metafore del distacco), al dover fare i conti con tutto ciò che è rimasto in sospeso: affetti, rancori, illusioni,  incontri mancati….

E ancora gli ultimi pensieri, i bilanci, il bisogno di trasmettere gli  insegnamenti, di passare le consegne alle generazioni successive.

Si racconta di chi sceglie di tornare a morire in casa -come si faceva un tempo -accompagnati dagli amici e dai parenti , piuttosto che in ospedale, da soli, senza nessuna intimità con se stessi, senza la possibilità di vivere il mistero che accompagna il morire.

Si racconta  di chi resta, di chi ha scelto di non subire  la solitudine e la vergogna che spesso accompagna il proprio dolore, di chi ha deciso con coraggio e consapevolezza di ribellarsi al divieto sociale di manifestare la propria sofferenza in pubblico, (il “tabù” di cui si parlava all’inizio riguarda infatti tanto la morte quanto il lutto).E’ folle, ma è così: si può  piangere la perdita di una persona cara solo se nessuno ci vede o ci sente. Perché un dolore troppo visibile, in questo  mondo di rimozione, non ispira pietà ma fastidio e imbarazzo.

Si racconta, attraverso le testimonianze di chi ne sta facendo esperienza, del bisogno tutto umano di entrare da vivi nella morte: al di là della cornice laica o religiosa, con amore e dignità.   

          settembre 06                                                              Francesca Catarci

 

Intorno alle ultime cose

L'idea di questo documentario è nata mentre preparavo il mio precedente lavoro.

Ero in un asilo romano dove, alcuni mesi prima che  iniziassi a girare, era morto un bimbo dell'asilo, a quattro anni, di notte, nel sonno.

Invece di cercare di cancellare un evento così traumatico, magari perché "i bambini devono restare sereni", la maestra ha giustamente accolto ogni richiesta di spiegazione, consolazione, racconto che continuamente veniva fuori dai discorsi dei bambini.

E sono rimasta molto colpita dal modo in cui parlavano della morte: erano molto seri, a volte impauriti e preoccupati, ma nello stesso tempo leggeri e vagamente surreali.

Allora mi sono chiesta se, tra gli adulti che fanno esperienza del morire ( ossia che sanno, che  sono consapevoli di avere una malattia allo stadio terminale)  ci fosse qualcuno che non avesse dimenticato quell'attitudine insieme grave e leggera.

E credo di averli incontrati.

                                giugno 2007                                                         Francesca Catarci

 

Il documentario INTORNO ALLE ULTIME COSE, è stato  trasmesso su Rai Tre il 12 giugno 2008 nell'ambito del programma Doc3

Del documentario viene presentata la parte che vede protagonista Gianni Grassi, amico di Ciro Giorgini

 FRANCESCA….. (“VIVA LA VITA!”)                                                             dur 73’46”((Italia, (Italia 1998 - 2009, colore)

di Andrea Bevilacqua, Cristina De Ritis, Stuart Mabey

Un diario intimo. un racconto in prima persona che parla di amore per la vita e di malattia, quella che ha spento la protagonista nel solstizio d’estate del 2009. Tre mesi di vita, gli ultimi, che raccontano undici anni di battaglie contro la malattia. la solitudine del dolore, le speranze e le delusioni, la dignità e l’orgoglio,  i medici e le cure, le risate, gli amici, la voglia di lasciare un segno e la convinzione che la vita va vissuta.

Francesca è nata nel gennaio del 1963, la sua vita è trascorsa tra Roma e Londra, dove ha vissuto per dieci anni. Tornata stabilmente in Italia, ha lavorato per società di produzione televisiva, occupandosi prima di produzione e poi specializzandosi nel campo della promozione per il cinema e per la tv. Per anni ha lavorato a Venezia durante la Mostra Internazionale di Cinematografia. Una vita normale.

Nel 1998 le viene diagnosticato un linfoma non-Hodgkin. la vita cambia. Per undici anni ha dialogato con se stessa, la sua malattia, tutti noi e nel frattempo ha lavorato senza sosta, ha vissuto, ha amato, scherzato, riso e pianto.

Ad aprile del 2009 chiede a alcuni amici di aiutarla a raccontare il suo viaggio attraverso la vita e la malattia e così ricominciano chiacchierate e racconti di vita come già aveva provato a fare 11 anni prima. Francesca si racconta fino alla metà di giugno del 2009. La notte del solstizio d’estate se ne va.

 

 

 

 

 

Martedì 28 giugno 2016   RAI3   dalle 1.50 alle 2.20 (30’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

CHARLOT PUGILE

(The Knockout, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 30’50”)

Regia: Mack Sennett

Con: Charles Chaplin, Mack Sennett, Roscoe Arbuckle, Minta Durfee

 

Chaplin appare brevemente in questa comica di Roscoe Arbuckle, dove veste i panni dell’arbitro

di boxe fin troppo zelante che durante un incontro finisce per essere bersagliato dai pugni.

 

 

 

Mercoledì 29 giugno 2016     RAI3   dalle 1.55 alle 2.00 (5’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

VENTI ANNI PRIMA

 

 

 

Giovedì 30 giugno 2016        RAI3   dalle 1.45 alle 2.05 (20’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

CHARLOT GAGA

(His trysting Places, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 20’59”)

Regia: Charles Chaplin

Con: Charles Chaplin, Mabel Normand, Mack Swain, Phyllis Allen

 

Lo scambio di abito fra due uomini in un bar (fra cui Charlot) causa una lunga serie di equivoci.

 

 

Venerdì  1  luglio 2016        RAI3        dalle 1.30  alle 07.00   

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

ITALIA AI LATI  (1)

La faccia oscura del sole

a cura di Donatello Fumarola

 

Cinema italiano giovane in bilico tra documentario e invenzione.

 

Nella notte:

 

Incontro con Claudio Giovannesi (regista di “Fiore”)                 30'

 

 

THE DARK SIDE OF THE SUN                         (primavisioneTV)

(Italia 2014, col., 92’)

Regia: Carlo Hintermann, Lorenzo Ceccotti

montaggio: Piero Lassandro; fotografia: Giancarlo Leggeri. 

Per pochi bambini il sole è un nemico mortale. Una rara malattia, Xeroderma Pigmentosum, li costringe a vivere isolati, lontani dal mondo diurno dei loro coetanei. Questo non accade però a Camp Sundown, un campo estivo nello stato di New York creato dall'immaginazione e dalla tenacia dei loro genitori, che raccoglie pazienti da tutto il mondo. Qui prende forma un universo rovesciato, colmo d'incanto. La vita di questa piccola comunità notturna si intreccia con i sogni che prendono forma nell’animazione, ideata dagli stessi bambini. Genitori e figli si riconoscono qui in un unico desiderio: vivere a pieno la propria vita, nonostante la malattia. Prima visione Tv della versione 'cinema' del film. 

 

Incontro con Alberto Fasulo.         30'

 

IL SEGRETO

(Italia 2013, col., 89')

Regia: cyop & kaf

Con: Ivano Calabria, Luigi Provenzano, Antonio D’amato, Mimmo Russo, Emanuele Criscuolo, Salvatore Di

Matteo, I ragazzi della Torretta, Gennaro Picco, Salvatore Nocerino, Francesco Albinni, Ferdinando De Crescenzo, Emanuele Pio Adamo, Godwin Kofi “Emanuele” Boateng, Francesco Verrano...

In molti quartieri di Napoli la raccolta degli alberi per il falò del giorno di Sant’Antonio è una tradizione, un rito, un gioco avventuroso che i ragazzi di strada si tramandano di generazione in generazione. Per chi li osserva da fuori è spesso solo una sequenza di atti di teppismo e schiamazzi fino a tarda ora, che si conclude con un pericoloso incendio troppo vicino ai palazzi.

Volevamo raccontare quello che accade in molte strade della città nel mese di gennaio, da un punto di vista il più possibile prossimo a quello di una banda di ragazzi. Seguirli nelle loro ricerche, osservare le alleanze e le scaramucce con altre bande, documentare i caratteri, il linguaggio, i codici di comportamento. Eravamo certi che sarebbero emerse in questo modo, spontaneamente, tutte le domande che ci facciamo da tempo, e che è necessario farsi, sul rapporto che intercorre tra bambini e città.” (cyop & kaf)

 

LA MIA CLASSE

(Italia 2013, col., 88')

Regia: Daniele Gaglianone

Con: Valerio Mastandrea, Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura.

Produttore: Gianluca Arcopinto. 

Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l'italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo "stop", ma l'intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un'unica vera storia, in un unico film di "vera finzione": La mia classe.  

 

 

Sabato 2  luglio 2016      RAI3        dalle 00.30  alle 05.05   (275’) 

 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

 

ITALIA AI LATI (2)

La faccia oscura del sole

a cura di Donatello Fumarola

 

Cinema italiano giovane in bilico tra documentario e invenzione.

 

Nella notte:

 

Incontro con Fabrizio Ferraro.         30'

 

WENN AUS DEM HIMMEL  | QUANDO DAL CIELO           (primavisioneTV)       
(Italia 2015, col., 93')
Regia: Fabrizio Ferraro

Interpreti: Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura, Manfred Eicher

In un auditorium deserto, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, due tra i più importanti musicisti jazz, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, incontrano per la registrazione di un disco lo storico produttore della ECM Manfred Eicher. Qui, di fronte ad una platea spettralmente vuota, si sviluppa un lavoro artistico e artigianale in tutto analogo a quello di un laboratorio rinascimentale. Un lavoro nel quale la ricerca sul suono, l'esecuzione, la costruzione della struttura musicale, diventano espressioni di una fuga senza moto.

 

Incontro con Mauro Santini.         15'

 

IL FIUME A RITROSO

(Id. , Italia 2012, col. 49')

Regia : Mauro Santini

Con: Nicoletta Gori, Andrea Gazzola.

In cerca di un luogo o in fuga da qualcuno, una ragazza risale il corso di un fiume dalla foce, a ritroso.

 

BASSA MAREA

(Low Tide, USA / Italia, 2012, col., 89’, v.o. sott. it.)

Regia: Roberto Minervini

Con: Daniel Blanchard, Melissa McKinney, Vernon Wilbanks

Un dodicenne e sua madre, single, fanno vite separate. Il ragazzo trascorre la giornata da solo,

mentre la donna lavora ed esce con gli amici. La solitudine è per il ragazzo fonte di libertà ma anche causa di sofferenza, Le sue esplorazioni fanno ugualmente emergere il cupo contrasto tra le regole della società e le leggi della natura. Il delicato equilibrio del mondo interiore del ragazzo viene infranto da eventi imprevisti. Econdo film di una “trilogia texana” che comprende il precedente The Passage e il seguente Stop the Pounding Heart. “Questo è il secondo film che ho girato in Texas. Ho lavorato esclusivamente con persone reali che ho conosciuto attraverso amici comuni e con le quali ho creato un’intesa molto stretta, basata sul rispetto e sulla reciproca fiducia. Questo mi ha permesso di scavare in profondità nella loro vita e nel’intero mondo della subcultura americana. Di conseguenza Low Tide è sia un documentario sia una narrazione di fantasia, una sintesi incentrata sul ventre molle dell’America, con le sue singolarità e le sue contraddizioni. La realizzazione di Low Tide è stata un’esperienza reale e autentica e questo è il tipo di cinema che maggiormente mi interessa fare”

 

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