[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Il privilegio di dormire al caldo

Ogni sera quando vado a dormire nella mia camera a 19 C° in un letto ben caldo sotto il piumone non posso non pensare alle colonne di profughi che ,scampate alla morte in mare ,stanno dormendo all’addiaccio lungo gli itinerari balcanici dalla Macedonia verso l’Austria e mi chiedo quale diritto ho di dormire al caldo.Non riesco a darmi che una risposta:il caso mi ha fatto nascere in una parte di mondo migliore di quella dei profughi e sempre il caso mi ha fatto sopravvivere alla seconda guerra mondiale essendo io nato nel  maggio del 1939 e non è quindi per un particolare merito mio se oggi godo del piacere di andare a dormire in un letto caldo.

Se  fossi nato nella periferia di Damasco o nell’Africa sub sahariana potrei benissimo far parte di quelle colonne di disperati e perciò sento il bisogno di fare qualcosa perché gli sfortunati vittime di un caso meno benevolo del mio non debbano per questo morire annegati o di freddo,in particolare i bambini.

Avendo ormai 77 anni non posso mettermi fisicamente in campo ma posso contribuire dando denaro perché tanto di questo si tratta e non approvo né capisco coloro che si illudono di fermare alla partenza questo flusso migratorio:c’è una differenza di potenziale troppo forte tra il nostro mondo e il loro e per colmare questa attrattività occorreranno svariati decenni.

Al pratico:siamo in Italia 60 milioni,in Europa circa 450 milioni quindi se ognuno di questi abitanti donasse 1 euro saremmo a 450 milioni di euro che sono comunque una goccia nel mare ma che forse ,opportunamente usati da associazioni umanitarie potrebbero alleviare le sofferenze di questa massa di disgraziati che rischiano la vita in mare e poi marciando nella neve.

Faccio appello a chi è più pratico di me in queste cose per lanciare una associazione senza fini di lucro alla quale versare piccole somme da parte di un grande numero di volontari.

Non si tratta di scaricarsi la coscienza per dormire tranquilli anzi,si tratta di cominciare a sentire la responsabilità di questa situazione e iniziare a fare qualcosa, non chiacchiere,polemiche o atti eroici ma azioni semplici e poco costose.

Luciano Fedi - Firenze

 

 

[an error occurred while processing this directive]