[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Sulla scuola

la scuola riceve attenzione dalla stampa e, in genere, dalla società, solo in tre casi: quando inizia con qualche articolo di maniera, quando qualche insegnante dà di matto e maltratta gli allievi, infine nel caso dell'ennesima riforma con relative assunzioni e concorsi. Non c'è invece attenzione sul funzionamento di un'istituzione fondamentale per il Paese. Ora, al di là della beffa della valutazione degli insegnanti (Il comitato non conta niente e l'elargizione monetaria è a totale discrezione del dirigente), al di là del contratto che non c'è da sette anni, bisognerebbe parlare della confusione e del depauperamento del lavoro dei maestri che ha creato la legge 107. Il lavoro in classe è diventato quasi impossibile a causa delle pressioni dei dirigenti che impongono, a suon di minacce, progetti di tutti i tipi e perfino modalità di lavoro (spesso senza conoscere la tipologia di scuola che dirigono in quanto un dirigente può aver insegnato qualche anno in un istituto professionale e trovarsi a dirigere un istituto comprensivo), progetti e modalità di lavoro che servono solo a mostrare un'intensa inutile attività invece che un certosino e profondo lavoro di insegnamento e di rapporto. In poche parole, si vende fumo e si costringe l'insegnante a una corsa a ostacoli attraverso una burocrazia sempre più forte, un insegnamento sempre più superficiale e a una valutazione degli allievi sempre più aleatoria ma mascherata da "valutazione oggettiva". La qualità della scuola, con questa legge, sta sprofondando. Molti insegnanti esperti e volonterosi si trovano quotidianamente a essere umiliati nell'esercizio della professione e, scoraggiati anche perché ormai anziani, continuano il loro compito tra mille difficoltà. Se verranno premiati con pochi euro alcuni insegnanti (al massimo il 10%) alla maggioranza non importa: si è capito che ciò è stato fatto perché mancano o non si vogliono spendere soldi per il rinnovo del contratto. Ma che la scuola stia morendo, questo dispiace e addolora molti dei maestri che hanno creduto nell'educazione per formare cittadini consapevoli. Grazie per l'attenzione
Giorgio
[an error occurred while processing this directive]