Ma lo sai anche tu
La nave percorreva il grande mare andava e andava ormai da più di un mese e non finiva mai di navigare, diretta ad un esotico paese.
Ben dieci violentissime tempeste avevano deviato la sua rotta, conciando le sue vele per le feste, e costringendo gli uomini alla lotta.
Infine si allagò l’intera stiva per l’acqua che affluiva da una falla...
Lo scafo quasi andava alla deriva, però fu riparato e stette a galla.
Ma lo sai anche tu... Che ci sarà terra dopo tanto mare che dopo l’acquazzone è azzurro il cielo che dopo la luna sarà il sole a brillare che sbocciano i fiori dopo il freddo gelo... Sì, lo sai anche tu! |
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Per tutti quei difficili imprevisti i bravi e laboriosi marinai, piuttosto scoraggiati, stanchi e tristi, strillarono:
«Qui non si arriva mai!». «Perdincibacco!», disse il capitano,
«Ho proprio un lagnosissimo equipaggio! ...Guardate come vola quel gabbiano: è stanco, ma non perde mai il coraggio!».
E gli uomini, capìta la lezione, ripresero il lavoro sopra il ponte... ...Poi un giovane seduto lì al timone si alzò gridando:
«Terra all’orizzonte!».
Ma lo sai anche tu... Che ci sarà terra dopo tanto mare che dopo l’acquazzone è azzurro il cielo che dopo la luna sarà il sole a brillare che sbocciano i fiori dopo il freddo gelo... Sì, lo sai anche tu! Sì, lo sai anche tu! |
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